Il PC, soprattutto dopo l’esplosione dello smart working, rappresenta per molti il principale strumento di lavoro.
Ogni PC, dopo un certo periodo dall’acquisto, inizia fisiologicamente a rallentare le proprie prestazioni, compromettendo così le nostre attività sia lavorative che ludiche.
I motivi del rallentamento del PC possono essere diversi, ma nella maggior parte dei casi il problema si può risolvere anche senza essere esperti di informatica.
Di seguito vedremo tre operazioni che servono ad aumentare la velocità del proprio PC, quando ovviamente sono stati esclusi danneggiamenti delle componenti software e hardware.
Cosa fare per velocizzare il PC
Ecco 3 operazioni che si possono fare anche senza richiedere l’intervento di un informatico.
Pulire il PC.
Ogni PC necessita di un’operazione di pulizia periodica per potersi liberare dei cosiddetti “file spazzatura” dovuti, tra le altre cose, alla navigazione su Internet e all’utilizzo dei videogiochi.
Per poter svolgere questa attività, è necessario pulire l’hard disk e la cache, ma anche disinstallare i programmi inutilizzati.
La pulizia dell’hard disk (riconoscibile dal simbolo C:) è fondamentale in quanto si tratta del dispositivo su cui vengono memorizzati i dati nel lungo termine.
Durante questo processo può essere richiesto di creare un punto di ripristino. se dovesse succedere fai come spiegato in questa guida.
Un’altra operazione che permette al PC di guadagnare in velocità è la pulizia della cache. Ma cos’è la cache? Si tratta di una parte del browser che memorizza tutti i dati di navigazione, la cronologia dei cookies e i vari download.
È importante, inoltre, disinstallare i programmi e le applicazioni che non utilizziamo più. In linea di massima, si può dire che una delle regole da rispettare per non rallentare il PC è di mantenere solo ciò che ci serve davvero.
Utilizzare programmi che velocizzano il PC.
Sono numerosi i programmi che permettono di velocizzare facilmente il proprio PC indipendentemente dal tipo di uso che ne facciamo.
Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, sono degni di nota sia IObit Advanced System Care 11 che WinDirStat, entrambi gratuiti e facili da usare.
Il compito di questi programmi è di scansionare tutto il sistema e liberarlo dai file inutili e dagli errori.
Se si possiede un Mac, invece, si può optare per Onyx (completamente gratuito) o per CleanMyMac 3 (a pagamento).
Deframmentare il disco fisso.
La deframmentazione del disco è un’operazione che riguarda soprattutto coloro che possiedono un sistema Microsoft, in quanto il Mac non prevede la frammentazione del file. Cosa significa?
I file, per migliorare l’archiviazione dei dati nella memoria dell’hard disk, quando vengono salvati ricoprono uno specifico spazio di allocazione. Ogni qualvolta che si apportano delle modifiche, inoltre, queste occupano una parte di spazio contiguo al file originale.
Non sempre però questo accade. In alcuni casi può capitare, infatti, che il file non segui questo ordine e che venga frammentato senza alcuna contiguità tra i diversi frammenti. Questo rallenta non di poco il PC visto che ogni volta che si aprirà un file, dovrà prima recuperare tutte le parti che lo compongono.
Per effettuare la deframmentazione, è sufficiente andare in Start e cercare la voce “Deframmenta”.